Era incominciato tutto come un gioco, un divertente esercizio dí stile. Ma quella dei nanoracconti, ormai, è un'iniziativa davvero contagiosa che, partita da una realtà piccola quale Carbonara, è riuscita a coinvolgere nei giro di poco tempo, autori provenienti da tutta l'Italia. L'idea nasce dall'esigenza di unire comunicazione e social, proposta sul web dal carbonarese Pietro Damiano. La sfida più grande è quella di creare una storia in 250 battute (spazi inclusi): da qui il simpatico nome "Nanoracconto". Nel giro di poco però, la risonanza del fenomeno sul web è stata davvero incredibile, promuovendo l'ideatore a Nanoboss seguito di una vera e propria community che, attraverso il social Facebook, ha collaborato alla realizzazione di un progetto col tempo divenuto realtà, I racconti sono stati infatti raccolti e pubblicati all'interno di un unico volume, edito da Homo Scrivens, che nel giro di poco ha conquistato le grandi città: l'altro venerdì i Nanoracconti sono stati presentati anche a Napoli, al Teatro Bellini. I nanoracconti pubblicati sono più di 250, a fronte degli 800 pervenuti e selezionati direttamente da Damiano.
Il Pappagallo - 18/06/2015 - Letteratura - Luana Cosenza
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