lunedì 27 febbraio 2017

I ‘nanoracconti’: Tutte le storie del mondo – Nanoracconti da 250 battute (spazi inclusi)”

L’idea di un racconto di 250 caratteri è di Pietro Damiano ribattezzato dagli stessi ‘nanoscrittori’ il ‘nano boss’ che ci racconta brevemente questo secondo volume di nanoracconti dal titolo “Tutte le storie del mondo – Nanoracconti da 250 battute (spazi inclusi)”

Tutte le storie del mondo…
Oggi, questo secondo volume (Homo Scrivens Editore) è una vera e propria antologia che si compone di ben 228 pagine, ogni pagina contiene tre nanoracconti per un totale di 509 storie che abbracciano vari generi giallo, rosa , horror. Ricordiamo la prefazione essere di Pino Imperatore.
Si tratta di una seconda edizione la prima erano 250 racconti con 250 battute. Nella prima edizione i nano-scrittori erano 85 ora il fenomeno si è triplicato e il numero è aumentato a 231.

Come si è giunti a questa secondo libro di nanoracconti?
Per giungere a questa seconda antologia i nanoscrittori sono stati reclutati dal web, in particolare dai social. Quindi ciascuno dei partecipanti ha inviato tre nanoracconti per genere, poi, dai tre è stato scelto uno solo che avesse i requisiti giusti per essere considerato un nanoracconto in piana regola.
Sono stati creati anche una serie contest a tema: uno nell’agosto 2016 dal titolo “Ad agosto sulla spiaggia”, uno dal titolo “Terre di Campania”(che raccontava i paesi della Campania) e poi il Napoli Cultural Classic perché il nanoracconto è inserito nel bando del Napoli Cultural Classic, ha una sezione che si intitola proprio 'nanoracconti' che è giunta alla sua III° edizione con premiazione il prossimo maggio.

In cosa differisce questa seconda edizione dalle prima?
In questo secondo volume sono arrivati nanoracconti dalle Alpi fino alla Sicilia, da Torino, Milano ed anche dall’estero, in particolare dalla Siberia, dalla Russia e dallo Stretto di Gibilterra. Questa antologia contiene dunque anche una parte internazionale, si segnala infatti che alcuni nanoracconti sono scritti in inglese, spagnolo, tedesco ed anche cinese che è bello già solo a vedere per la particolare grafia differente da quella occidentale.

C’è quindi interesse di pubblico sempre crescete che si spera possa portare ad un nuovo fenomeno letterario.

Rosaria Pannico

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